Vincent van Gogh, Ramo di mandorlo in fiore 1890; olio su tela, 73,5x92cm; Amsterdam, Van Gogh Museum
Il ramo di mandorlo in fiore o ramo di mandorlo fiorito è un dipinto a olio su tela realizzato dal pittore Vincent van Gogh a Saint Rémy nel 1890. Oggi è conservato ad Amsterdam presso il Van Gogh Museum.
La tela fu un regalo che lo stesso pittore fece al fratello Theo Van Gogh e alla moglie Johanna Bonger per la nascita del loro figlioletto, Vincent Willem. Il piccolo porta proprio il nome dello zio: Vincent.
Quel mandorlo rappresentava il primo accenno di primavera, e la nascita del piccolo Vincent era la Primavera.
Il Ramo di mandorlo in fiore è un inno alla vita.
Era una fredda mattina del 1890. Van Gogh si trovava a casa del dottor Gachet, quando decise di scendere giù in giardino e strappare quel ramo di mandorlo fiorito. Il mandorlo, uno dei primi alberi in fiore che, nel soleggiato sud, in quel febbraio annunciava l’imminente primavera. Un solo ramo che custodì gelosamente durante il tragitto per tornare a casa, nella tasca del suo cappotto di lana, attento ad ogni suo petalo. Appena arrivato a casa, si sbrigò a poggiarlo in un boccale di vetro e iniziò a dipingerlo freneticamente.
È un ramo fiorito, dai petali perlacei. Il cielo è blu dalle sfumature turchesi; la luce è tersa e riflette le sfumature dei boccioli rosei. L’opera fu sicuramente ispirata dalle stampe giapponesi, probabilmente la prima di una serie che Vincent non riuscì a terminare per causa delle sue crisi: ce ne accorgiamo osservando i contorni della pianta non rifiniti (soprattutto nel ramo in primo piano), e da alcune parti rimaste allo stato di abbozzo iniziale (i rametti sottili a sinistra al centro, ed in alto a destra).
Il 15 febbraio Vincent scrisse alla madre:
“Ho iniziato subito una tela per il figlio di Theo, da appendere nella loro camera da letto, una tela azzurro cielo, sulla quale si stagliano grandi fiori di mandorlo bianchi”.
Ripeté il soggetto un’infinità di volte cercando di immortalare quella fugace bellezza.
Si sa che le cose belle durano sempre troppo poco. In quel freddo inverno quel mandorlo rappresentava il primo accenno di primavera.
Significava l’arrivo della stagione più attesa, la speranza, il calore, la schiarita. Proprio ciò che significava la nascita del piccolo Vincent.
Il ramo di mandorlo è, forse, il dipinto migliore che ho fatto, quello a cui ho lavorato con più pazienza e con più calma“
Vincent
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