Se le definizioni di pittrice, artista, militante rivoluzionaria, unica, assolvessero alla descrizione della sua personalità, con tutta probabilità la questione FRIDA sarabbe già conclusa. Eppure quella sorta di fenomeno che si alimenta intorno alla sua immagine affonda le sue radici in un carisma.
Difficile accettare la sofferenza, il dolore, la diversità dagli altri. Il suo handicap fisico già nell’età infantile (probabilmente identificato come diagnosi di spina bifida) e poi l’incidente stradale di cui rimane dannatamente vittima, segnano la sua esistenza destinata a divenire più un accumulo fisico di pezzi di metallo atti a sostenere il suo corpo che un corpo in carne e ossa. Ma nonostante ciò un’inspiegabile e miracolosa tenacia, forza e determinazione fungono da linfa per la sua vita. Il suo corpo diventerà arido e sterile, condizione difficile da accettarsi per ogni essere umano.
Tra amori variegati, passioni sconfinate ed uno stile di vita più unico che raro, Frida viene annoverata tra le protagoniste rivoluzionarie e femministe del Novecento.
Ambiva di diventare un medico, ma il destino fa’ della sua vita la sua pittura.
Nacque nel 1907 a Coyoacàn un sobborgo a sud di Città del Messico. Era il 6 luglio, ma per una vita ha sostenuto di essere nata in concomitanza alla Rivoluzione messicana (1910) della quale si sentiva figlia.
Probabilmente le cose sarebbero andate diversamente se quel 17 settembre 1926 un incidente tra il tram e l’autobus, sul quale viaggiava, non si fossero scontrati.
Una spiccata ed intuitiva intelligenza fanno di lei una donna MITO.
Di Diego Rivera, rinomato e riconosciuto artista cosa amava? Separati e uniti contemporaneamente, la loro relazione nasce tra scandali e pettegolezzi nel cortile del Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione a Città del Messico.
Si amano, si logorano, si odiano, si consumano e ritornano. Il loro legame è una trappola; i loro pensieri inscindibili, ma corrotti dalle umane tentazioni.
Il suo sguardo muta e sfugge contemporanemante, la sua personalità è inafferrabile. Lo scopri sfogliando pezzi del suo album fotografico attraverso gli scatti realizzati da suo padre Guillermo o attraverso gli istanti ripresi da Nicolas Muray, suo amico ed amante.
Data di nascita, famiglia e relazioni sono fondamentali per comprendere la sua espressione artistica…
Siamo probabilmente dinanzi al primo esempio novecentesco di funzione terapeutica dell’Arte.
Frida racconta con colori e pennelli episodi, affetti, sofferenza fisica e morale, incontri e società…questa è Frida o forse è molto di più.
Il suo carisma permea ancora lo sguardo chi la incontra, mentre la sofferenza del suo corpo si racconta.
La sua storia appassiona o allontana e non media equilibri tollerabili per la visione dell’arte.
Per una lettura immersa nella vita di Frida, non lasciatevi fuggire Una biografia di Frida Kahlo scritta da Hayden Herrera, Neri Pozza editore.
Foto: Frida Kahlo on White Bench di Nickolas Muray, 1939