“Dipingerò i tuoi occhi, soltanto quando avrò conosciuto la tua Anima” è la celebre affermazione che Amedeo Modigliani lascia come testamento ai suoi dipinti che solo per pochi soggetti, aprono gli occhi.
“Modigliani non era un vizioso, un ubriacone volgare, un decadente; l’assenzio, se lo prendeva talvolta in doppia dose, era malgrado tutto un mezzo e non un fine; […]” così scrive Gino Severini, amico dell’artista di cui scrive nel libro La Vita di un pittore (1965).
L’ispirazione di Modigliani affonda le sue radici nell’arte europea ed africana; ne era rimasto già affascinato Pablo Picasso tra maschere e sculture da devozione…ora tocca ad Amedeo.
Un nuovo stile: collo allungato, volto ovale, occhi ellittici. Nuove forme per una moderna rappresentazione della realtà. Gli sguardi di quelle donne, fanciulle, amanti, conquistate o affermate sfuggono ancora al pittore e al suo contemporaneo osservatore.
Modigliani non ha seguaci, è unico nel suo stile, nella sua personalità. In una Parigi di fine ‘800 tra innovazione industriale e Bella Epoque, Amedeo salta tra un tavolo e l’altro, da una femme all’altra, da una tela ad un nuovo soggetto da ritrarre.
Cosa davvero cerchi di immortalare in quello sguardi non ci è dato sapere. I ritratti delle donne non compiacciono il più delle volte nemmeno gli stessi soggetti; sono alterate dalla realtà e iperscrutate dal pittore. Troppo svelate e nude anche se vestite.
E così Jeanne Hébuterne, la donna che Amedeo ricambiò di amore e attenzione, e che non resistette alla sopraggiunta morte dell’artista gettandosi da una finestra, appare qui sotto un cappello a larghe falde scure. Lo spazio della composizione è geometricamente definito, i colori sono netti e contrastanti, le forme geometriche ed irreali. Eppure lo sguardo di Jeanne, celato ed otturato come degli oblò, diviene il soggetto stesso dell’opera.
Ciò che non viene svelato, è ciò che ci attrae di più.
Amedeo non ha ancora incontrato l’anima di Jeanne. Ciò avverrà e lo sguardo, tra qualche dipinto, si apre anche a noi…
Foto: Jeanne Hèbuterne con grande cappello, 1918; olio su tela; 55x38cm; Giappone , Collezione privata